La Xiloteca di Eugenio Trevisan
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La Xiloteca, nella sua configurazione originale, era costituita da una collezione di cento esemplari lignei, ognuno dedicato ad una specie forestale differente.Si tratta di piccoli libri lignei, ognuno della misura di 19x12.5x3.5 centimetri.
La costa (dorso), è realizzata con la corteccia dell’albero.
Sulla costa sono riportati il nome in latino e il nome scientifico della specie.
Il libro è un piccolo scrigno a due ante.
Una volta aperto, svela il suo contenuto, magistralmente organizzato attraverso una squisita perizia artigiana.
All’interno, gli alloggiamenti, in piccoli cassetti, ospitano ogni parte della pianta.
[…] Un rametto, a cui si aggiunge anche una sezione trasversale, un semenzale, cioè la piantina piccola, il fiore, la radice, anche in questo caso con una sezione trasversale, un blocchetto di legno per l’utilizzo tecnologico. E poi troviamo dei contenitori: uno contiene i semi, un altro la segatura, il terzo contiene la cenere, che si ottiene dalla combustione, ed è affiancato da un pezzettino di carbone”. Tutte queste parti vengono indicate in un fogliettino conservato al centro di ogni libro, “nel foglio vi è la descrizione delle caratteristiche della specie, per esempio l’abete bianco, albero sempreverde di legno di qualità (Tommaso Anfodillo).
Non tutte le Xiloteche possono vantare la stessa qualità realizzativa.
Questi libri, oltre a custodire e mostrare l’informazione scientifica sulle specie trattate, possiedono un valore artistico.
Sono stati realizzati con sapienza manuale e compositiva e distributiva.
Una poetica ergonomica, manifestazione di una capacità d’ordine e misura che non esclude la creatività intelligente, ci coinvolge mentre li studiamo.
Sono, semplicemente, bellissimi.
Qui alcuni approfondimenti:
Libri in legno. Scoperto l’autore della Xiloteca di San Vito di Cadore
Pezzi da museo: la Xiloteca di libri in legno
La lista delle specie, completa delle indicazioni sullo stato di conservazione di ogni singolo esemplare, è riportata qui.
Ad oggi, risultano mancare quarantaquattro libri originali.
E’ da qui che si avvia il programma di valorizzazione di Xilogenesi: questa collezione si muove, la storia si proietta nel contemporaneo, radicando nel futuro.
La valorizzazione dello Xilario di Eugenio Trevisan viene affrontata attraverso un’azione del Bando Borghi PNRR, che mette in rete i Comuni di Borca e San Vito di Cadore, per poi aprirsi ulteriormente, con Perarolo e Padova. Altre inziative verranno realizzate nei prossimi anni. Esse alimenteranno il progetto, consentendogli di crescere e ramificare e radicarsi, articolandosi ancora, e portando avanti questa ricerca che incrocia i temi della tutela e conservazione, della comunicazione scientifica e culturale, dell’immaginazione creativa con l’arte contemporanea.
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The Xylotheque of Eugenio Trevisan
The Xylotheque, in its original configuration, consisted of a collection of one hundred wooden specimens, each dedicated to a different forest species.These are small wooden books, each measuring 19×12.5×3.5 centimetres.
The rib (back) is made from the bark of the tree.
The spine bears the name in Latin and the scientific name of the species.
The book is a small two-door casket.
Once opened, it reveals its contents, masterfully organised through exquisite craftsmanship.
Inside, small drawers house every part of the plant.
[…] A twig, to which a cross-section is also added, a seedling, i.e. the small seedling, the flower, the root, again with a cross-section, a wooden block for technological use. And then we find containers: one contains the seeds, another the sawdust, the third contains the ash, which is obtained from combustion, and is flanked by a small piece of charcoal’. All these parts are indicated in a leaflet kept in the centre of each book, “in the leaflet there is a description of the characteristics of the species, for example the silver fir, an evergreen tree of quality wood (Tommaso Anfodillo).
Not all Xylotheques can boast the same quality of workmanship.
These books, in addition to preserving and displaying scientific information on the species they cover, have an artistic value.
They have been crafted with manual, compositional and distributional skill.
An ergonomic poetics, a manifestation of a capacity for order and measure that does not exclude intelligent creativity, engages us as we study them.
They are, quite simply, beautiful.
The list of species, complete with information on the conservation status of each individual specimen, can be found here.
To date, forty-four original books are missing.
This is the starting point of the Xylogenesis valorisation programme: this collection is on the move, history is projected into the contemporary, rooted in the future.
The valorisation of Eugenio Trevisan’s Xilario is being tackled through an action of the Bando Borghi PNRR, which is networking the municipalities of Borca and San Vito di Cadore, and then opening up further with Perarolo and Padua.
Other initiatives will be implemented in the coming years. They will nourish the project, allowing it to grow and take root, articulating itself further, and pursuing this research that crosses the themes of protection and conservation, scientific and cultural communication, and creative imagination with contemporary art.








